Come un elefante in una cristalleria - Installazione di Valeria Codara
Nell'ambito di "In necessità virtù. Disabilità e forme d'arte"
presso l' Auditorium di Piazza della Libertà, Bergamo
Auditorium di Piazza della Libertà - Bergamo
Un'area delimitata da una striscia gialla,
una ZONA-DI-NON-SICUREZZA,
costituita da una sedia a rotelle
circondata da tanti oggetti di vetro...
come un elefante in una cristalleria.
Auditorium di Piazza della Libertà - Bergamo
Disabilità.
Tema difficile da maneggiare, anche solo da approcciare.
Timori ad articolare discorsi e pensieri:
se si offendesse la dignità delle persone,
se si facessero grossolani errori,
se si scadesse in una banale riflessione..?
Andando in profondità,
percependo che una qualsiasi idea possa prendere forma,
sopraggiunge sempre una certa difficoltà
a raggiungere una zona di sicurezza.
Allora perché non delimitare proprio una zona, in giallo,
come uno di quei parcheggi
riservati alle persone con disabilità,
a rappresentare il discorso
socialmente costruito attorno a questo tema.
E all’interno, decostruire questo discorso,
trasformando lo spazio in una zona-di-non-sicurezza,
costituita da un’immagine
che possa ben rappresentare la tematica della disabilità:
una carrozzina circondata da tanti oggetti di vetro…
come un elefante in una cristalleria.
Auditorium di Piazza della Libertà - Bergamo
L’oggetto sta in uno spazio fragile,
indipendentemente da come viene mosso
romperà gli equilibri,
causando “fratture”.
La cristalleria è il mondo abile
in cui la disabilità irrompe,
mostrando la caducità dell'essere umano
e ridefinendo il senso
dell'andare “sicuro” di una vita “abile”.
Alla fine ancora non vi è certezza,
ma solo la fragile
consapevolezza che
per vivere in un mondo
libero dalle cristallerie del politicamente corretto,
del pietismo, dell'abilismo e del discorso medico,
bisogna cominciare
a rompere qualche certezza.